giovedì 5 giugno 2008


Intervento del Sottosegretario On. Francesca Martini alla Conferenza di alto livello della FAO, teso a sottolineare l'importanza del nostro lavoro.

Martini: forte impegno per sicurezza sanitaria
Adnkronos Salute - 04/06Il controllo delle frontiere rappresenta un importante strumento per la tutela della salute e per la lotta alle malattie. Questo l'avvertimento che il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, ha espresso oggi intervenendo alla Tavola rotonda 'Transboundary pests and diseases' nel corso della conferenza Fao (l'agenzia delle Nazioni Unite per l'agricoltura e l'alimentazione) sulla sicurezza alimentare mondiale. "L'abrogazione delle barriere doganali tra gli Stati aderenti all'Unione europea, e la conseguente soppressione dei controlli alle frontiere, nonché l'aumento degli scambi comunitari e delle importazioni dai Paesi terzi delle merci, rappresentano senz'altro un possibile fattore di rischio per la diffusione delle patologie animali, zoonosi e tossinfezioni", spiega.Le 'Transboundary animal diseases (TADs)', sottolinea Martini, "sono malattie contagiose epidemiche degli animali che possono diffondersi rapidamente, superare facilmente le frontiere nazionali e determinare serie conseguenze socio-economiche, nonché possibili ripercussioni sulla salute pubblica". Da qui il monito a prendere in giusta considerazione la tutela sanitaria che rappresenta una sfida per ogni Paese del mondo. "E' dunque palese - prosegue Martini nel suo discorso alla Fao - mantenere un alto livello di tutela dello stato sanitario raggiunto. Una sfida e un impegno costante per i responsabili della sicurezza sanitaria e alimentare di ogni Paese. E' evidente - rimarca - che il principale compito delle autorità sanitarie sia quello di attivare ogni utile strumento per scongiurare l'emergenza e il diffondersi di tali malattie, agendo potenzialmente e costantemente con rapidità. Non si può assolutamente rescindere, pertanto, dalla preventiva valutazione del rischio esistente, dalla emanazione di norme per gestirlo, dalla definizione di obiettivi strategici che siano effettivamente e ragionevolmente perseguibili". La messa in campo di tutte le misure necessarie per preservare i livelli di sicurezza sanitaria non possonoperò, rileva Martini, prescindere dai costi. "Gli aspetti finanziari - prosegue il sottosegretario a Lavoro, salute e politiche sociali - devono ovviamente essere presi nella dovuta considerazione, nell'ottica della realizzazione di adeguati ed efficaci interventi e controlli. Negli ultimi anni - ricorda - sono stati realizzati significativi passi in avanti nella gestione della salute degli animali. Un approccio nazionale e, talvolta frammentato, della lotta contro le malattie è stato sostituito gradualmente con un'armonizzazione progressiva da parte dell'Unione europea delle misure relative alla salute degli animali e dei sistemi che permettono di controllare, diagnosticare e combattere le malattie".Secondo Martini, nella Ue "c'è ora un quadro giuridico per gli scambi comunitari e le importazioni di animali vivi e prodotti di origine animale pienamente armonizzato. Nuove sfide tuttavia continuano a presentarsi". Il sottosegretario ricorda "malattie sconosciute un decennio fa, come la Sars e altre come l'afta epizootica, la febbre catarrale degli ovini e l'influenza aviaria ad alta patogenicità che minacciano di nuovo lo stato sanitario del patrimonio zootecnico europeo, confermando come non ci si può in alcunmodo considerare esenti da possibili gravi rischi". Per fortuna l'Italia è preparata a far fronte a ogni evenienza grazie alla presenza dei veterinari nel Servizio sanitario nazionale. "I servizi veterinari pubblici italiani - ricorda Martini - grazie anche alla loro peculiare organizzazione sul territorio e alle varie articolazioni dei servizi a livello regionale e nazionale, sia centrale che periferico, svolgono una costante azione di prevenzione nel settore della sanità animale. E quindi di tutela del consumatore".Ma non solo: "Sono stati chiamati più volte a intervenire anche in situazioni di particolare emergenza"Infine, Martini spiega che "nell'ottica degli obiettivi fissati dal congresso della Fao, nella strategia globale di lotta alle malattie devono essere considerati anche gli aspetti che riguardano i cambiamenti climatici nel pianeta, che possono contribuire alla diffusione di malattie che trovano in alcuni insetti vettori la loro necessaria modalità di trasmissione e diffusione". Gli insetti e i parassiti tropicali e subtropicali, avverte il sottosegretario al Welfare, "potrebbero migrare oppure essere trasportati attraverso vari veicoli verso zone più settentrionali, mentre altri insetti e parassiti potrebbero resistere meglio i altri ambienti e zone".Ciò può rappresentare, prosegue, "la causa di casi nuovi o più numerosi di zoonosi e di malattie degli animali e la diffusione di nuovi patogeni in aree nella quali non erano storicamente presenti. Per questo è auspicabile instaurare una collaborazione verso quei Paesi interessati maggiormente dai focolai e che potrebbero rappresentare l'origine di epizoozie in grado di rappresentare un rischio sanitario globale". A questo proposito l'esponente del Governo italiano evidenzia l'importanza della "condivisione di un efficace sistema di rilevazione precoce delle malattie, che si avvalga di sistemi informativi efficienti per la gestione dei dati e la loro analisi. In modo tale da consentire di prevedere e organizzare azioni di risposta sanitaria". Questi strumenti sono complessi e costano, per questo Martini chiede alla Fao "il sostegno per i Paesi, attraverso la cooperazione internazionale". Infine l'invito di Martini alla "trasparenza delle informazioni scambiate tra i Paesi, e alla affidabilità delle certificazioni sanitarie veterinarie rilasciate dai servizi ufficiali".

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