martedì 22 luglio 2008

L'Onorevole Viola parla di noi alla Camera....


Seguito della discussione del disegno di legge: Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria (A.C. 1386-A) (ore 9,07).
(Esame degli ordini del giorno - A.C. 1386-A)
PRESIDENTE. Passiamo all'esame degli ordini del giorno presentati (vedi l'allegato A - A.C. 1386-A).
…………..
PRESIDENTE. L'onorevole Viola ha facoltà di illustrare suo ordine del giorno n. 9/1386/214.
RODOLFO GIULIANO VIOLA. Signor Presidente, negli ultimi anni abbiamo assistito, a seconda della situazione, ad atteggiamenti ondivaghi riguardo ai temi della prevenzione in tutti i settori della salute pubblica. Ci pare che in uno Stato moderno la prevenzione dovrebbe essere uno degli strumenti fondamentali della tutela della salute e che quindi l'atteggiamento, al contrario, dovrebbe essere coerente e costante.Altri ordini del giorno e interventi di colleghi del Partito Democratico in fase emendativa hanno rilevato come, ad esempio, in tema di prevenzione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro il Governo, col decreto-legge in esame, spinga verso la riduzione della presenza dei tecnici della prevenzione, strumento essenziale per qualsiasi attività di controllo e prevenzione. Si colpisce in maniera trasversale, quindi, la possibilità per lo Stato di svolgere il suo ruolo essenziale in questa materia.In tal senso, con l'ordine del giorno in esame vogliamo esprimere la nostra preoccupazione per il fatto che si apre inPag. 113maniera strisciante allo svuotamento del ruolo di un altro fondamentale comparto della prevenzione, e cioè quello della veterinaria pubblica, ruolo che oggi si applica attraverso il controllo dell'intera filiera alimentare e del rapporto, ormai consolidato dal punto di vista sociale, tra uomo ed animali.Orbene, negando la stabilizzazione ai dirigenti del Ministero della salute, e tra questi ai medici veterinari, si comincia ad introdurre l'idea che quell'articolato di conoscenze e professionalità che hanno garantito alti livelli di salute pubblica può essere smantellato. Siccome il Ministro Brunetta non riesce a far lavorare di più e meglio qualche pubblico dipendente o a ridurne il numero dove ve ne è più bisogno, si tagliano i più deboli e senza tutele, i precari appunto, in maniera indiscriminata, professionisti che negli anni ci hanno permesso di affrontare - e con successo - gravi emergenze sanitarie internazionali.Ne cito due per tutte: in Italia la BSE, epidemia durata un decennio in Europa, ha provocato un solo decesso, contro le centinaia di Gran Bretagna e Francia. In Italia l'influenza aviaria è stata fermata alle frontiere. Potrei continuare a lungo. Se le cose sono andate così, lo si deve ad un sistema sanitario basato su una rete che va dal controllo alla frontiera fino all'attività delle aste editoriali, passando attraverso il lavoro degli istituti zooprofilattici.L'idea che si possa fare a meno di un pezzo di questo sistema, dopo che il precedente Governo invece si era impegnato a stabilizzarlo, ci preoccupa, proprio per l'idea che un nuovo modello di sanità pubblica possa affermarsi attraverso la riduzione dei controlli, con gravi rischi per la salute pubblica. Dal 2009 si passerà, quindi, ad un sistema più simile a quello inglese o francese, che, come abbiamo visto, in questo settore non hanno brillato certo per efficienza.Proprio per questo, con l'ordine del giorno in esame chiediamo al Governo di rivedere tale posizione, che colpisce seri professionisti e, con essi, una parte della sanità pubblica che tutta l'Europa ci invidia (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

Ordine del Giono 9/1386/214.
La Camera,
premesso che:
stante la recente conversione in legge del decreto-legge 16 maggio 2008, n. 85, che riduce il numero dei ministeri e, in particolare, accorpa il Ministero della salute nel Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali;
visti i provvedimenti contenuti nel decreto-legge n. 112 del 2008;
il combinato di entrambi gli atti normativi determinerà:
a) lo smantellamento degli attuali assetti organizzativi e la drastica riduzione delle risorse umane, delle aree funzionali e dirigenziali, che svuoterebbero di significato la missione del Ministero;
b) il blocco della stabilizzazione del personale precario e, in particolare, la non previsione di una possibilità giuridica di progressiva assunzione per i dirigenti delle professionalità sanitarie, con contratto a tempo determinato, che comporterebbe il rallentamento e, in alcuni casi, il blocco delle attività istituzionali;
in particolare, ciò avverrà per il personale medico veterinario, che, assunto a seguito di emergenze sanitarie, quali l'encefalopatia spongiforme bovina (BSE) e l'influenza aviaria, tramite selezione pubblica, ha assicurato nel tempo standard elevati di qualità del servizio a tutela della salute pubblica, garantendo la sicurezza alimentare e la sanità pubblica veterinaria,
impegna il Governo
ad adottare gli opportuni provvedimenti legislativi per valorizzare il ruolo di questo personale, assicurandone la stabilizzazione, al fine di garantire i livelli che fino ad oggi, di concerto con i ruoli dei servizi sanitari territoriali, ha permesso un alto grado di efficienza a favore della sanità pubblica. 9/1386/214. Viola.

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